venerdì 25 aprile 2008

Incubi Incrociati

Come spesso accade i sogni possono essere belli o brutti, ma solitamente le notti "agitate" portano incubi!

Sono ad una festa, ho un sacco di gente intorno. Non sono sicuro esattamente di chi siano le persone presenti, ma con loro ho una conversazione abbastanza piacevole...Mi sveglio! Apro gli occhi, non faccio in tempo a mettere a fuoco la vista che, nell'ombra della stanza, vedo una persona ai piedi del letto. La riconosco! Ha una espressione emblematica, uno sguardo quasi beffardo per quel che si può intuire dall'oscurità. Si avvicina affianco a me e sembra che in mano abbia una mini accetta di quelle che si usano in cucina per tagliare la carne...Faccio per urlare...Mi sveglio! Apro gli occhi, per fortuna era un sogno. Come dopo un brutto sogno controllo per verificare che non ci sia nulla, guardo ai piedi dei letto...non stavo sognando la persona è proprio lì ai piedi del letto, stesso sguardo beffardo, ma questa volta ha un altro oggetto in mano. Forse un coltello! Mi sveglio! Apro gli occhi, questa volta per davvero, per fortuna era tutto un sogno. [R.]

Dormivo serena, sento una voce che mi chiama, apro gli occhi e vedo in piedi davanti al mio letto una persona. La riconosco. Mi sta fissando...Sembra infastidita...ha le braccia conserte e talburella col piede...Sento ancora una voce che mi chiama ma non è di quella persona, lei invece si limita a guardarmi con disappunto senza dire nulla...Sono nervosa...La situazione mi mette ansia...Sento ancora la voce che mi chiama...Mi sforzo per aprire gli occhi...[F.]

Questa volta li apro per davvero è R. che mi chiama, ha fatto un incubo!!! Mi racconta l'incubo che ha fatto...Rimaniamo sbalorditi: abbiamo sognato la stessa persona, nello stesso postoe nello stesso momento!
Prima di riuscire ad addormentarci di nuovo ci mettiamo un po' di tempo, nessuno lo dice all'altro, ma il dubbio ci assale "Abbiamo veramente sognato?"

R. e F.

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mercoledì 23 aprile 2008

Dal Parrucchiere...

Sto andando con una mia amica per la prima volta dal suo parrucchiere. Arriviamo nel salone è strano: non dobbiamo aspettare...Ci fa sedere su una poltroncina gialla e inizia a prepararci per il taglio di capelli.
Si avvicina prima alla mia amica ma in mano ha qualcosa ma non mi sembrano le forbici… Guardo bene e vedo una cosa che mi terrorizza: ha una siringa!
Gli domando a cosa serve e mi risponde che se voglio fare il colore devo fare una puntura… Mi sembra una cosa normale, ma quando vedo dove la fa alla mia amica non penso più che sia poi così normale anzi ne sono ancora più spaventata: gli fa l’iniezione nel collo!!! Voglio andare via...Ho troppa paura, ma un’altra mia amica (non ho la minima idea di chi sia…) che pare lavori li è già vicino a me pronta a farmi la puntura.

Non voglio...Inizio a muovermi e ad agitarmi sulla sedia...Dico che la farò solo se sarà lui a farla perché ho visto che alla mia amica non ha fatto male!
Il salone si svuota, rimaniamo solo io e lui. Mi si avvicina per farmi la puntura, ma quando vedo la sua mano che si avvicina al mio collo ho troppa paura… Mi giro verso di lui, gli do uno spintone e scappo...
Mi insegue e alla fine, stanca di scappare, mi fermo e decido di affrontarlo...
Non mi ricordo bene cosa succede, so solo che alla fine vado via e lui è a terra ridotto molto male..
Mi ritrovo a casa, c’è la mia amica che mi aspetta molto arrabbiata, litighiamo e mi dice che me la farà pagare.. Io so che non sta scherzando e me ne vado in camera mia, dove mi ci chiudo a chiave… Aspetto che tutti siano andati a letto e decido che è arrivato il momento di fuggire: dalla finestra!!! La apro e entrano 3 piccioni, io inizio a giocarci (che schifo!!!), poi per vendicarmi della mia amica li faccio entrare in camera sua (che li odia!!!).
Poi esco (per fortuna la casa è al piano terra...ma non abito al terzo?!?) e mi ritrovo in spiaggia. Inizio a correre sino a quando non si accosta una macchina e ci salgo (non ho la minima idea di chi ci sia alla guida).
Il sogno finisce o almeno così credevo perché è mattina e sono in cucina a fare colazione con le mie vere coinquiline.. Sto bevendo il mio solito the e mangio la nutella con i grissini….Ora sento un rumore… è la sveglia.. Stavo ancora sognando!!
V.

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La Scalata

Sul fatto che i sogni ricorrenti esistano non si discute…Ma farli a puntate, ammettetelo non capitata tutti i giorni…Quindi questo sogno merita davvero il suo post…Per capirci la prima parte risale a domenica notte e la seconda a ieri. Il sogno ieri è iniziato daccapo, esattamente identico a domenica, e si è concluso…Forse…

Sono nel salotto di casa di mia nonna con mio zio…Lui è l’esperto di viaggi della famiglia e ogni volta che organizzo un viaggio o semplicemente una gita è preziosissima fonte di suggerimenti…Mi sta mostrando delle cartine e mi dice che per arrivare dall’Italia alla Germania esistono un sacco di percorsi alternativi e che molti comprendono cascate e difficili salite. Inizia a interrogarmi sulla geografia della Svizzera e mi dice che sono poco preparata…Secondo lui esistono ben 180 cascate in Svizzera e inizia a elencarmele tutte in ordine alfabetico (ma secondo voi io posso avere idea di quante cascate abbia la Svizzera e come si chiamino?!?); hanno nomi stranissimi e sinceramente non lo stavo nemmeno troppo ad ascoltare , arrivato ad una cascata con la ‘z’, mi dice:“Non ti stai preparando con serietà…Chiudi gli occhi, ti devi concentrare!”. Mi sembra una gran fesseria, ma lo faccio…
Mi ritrovo catapultata in un altro posto…Sto risalendo un pendio faticoso, ho uno zaino molto pesante sulle spalle e, attaccato a me da una corda legata in vita, ho una specie di zavorra che a guardarla bene sembra una scorta di cibo…Sento la voce di zio che mi dice che non devo assolutamente perdere le provviste…Vado avanti…Arrivo ad uno spiazzo verde…E’ molto bello…Verdissimo e con una cascata d’acqua che si tuffa in un laghetto…Ho caldo, ho faticato e non sembra pericoloso quindi mi butto in acqua per rinfrescarmi…Mi sono dimenticata di togliermi la zavorra con le provviste…Mi trascina sul fondo…Sento la voce di zio che mi chiama e una mano mi afferra…

Fine del sogno…Ma secondo voi non dovevo essere spaventata?!? Comunque non lo ritenevo degno di post…Se non fosse arrivata la seconda puntata :-) …Tenete conto che sino a qui i sogni sono identici…

Sento la voce di zio che mi chiama e una mano mi afferra…Zio mi ha riportato non so come a casa…Siamo tranquilli nel salotto di nonna nuovamente di fronte alle cartine e non sono minimamente bagnata. Lui mi sgrida: “Allora vuoi deciderti a concentrarti, devi essere preparata…Ti distrai troppo…Chiudi gli occhi e concentrati”…Io volevo chiederli come fossimo tornati li e come mi avesse salvata dal laghetto ma mi ritrovo di nuovo in un altro posto…
Sto scalando (banale no?!? Soprattutto considerato che non ho mai scalato nulla in vita mia!!!) una parete rocciosa, mi fanno malissimo le mani e le gambe…
Alzo lo sguardo c’è zio seduto a gambe incrociate che mi incita: ”Ce la devi fare, è così che arriverai preparata…”. Sono distrutta, la zavorra e lo zaino ci sono sempre e sono pesantissime…Arrivo in cima…Zio mi aiuta a togliere lo zaino dalle spalle e mi dice:”Ma allora te la sei cercata…Porti roba inutile…Che te ne fai delle foto di famiglia!!!”

Mi sveglio…Sono seduta sul letto e ho un dolore al polpaccio incredibile…Manco l’avessi fatta davvero quella scalata…E per la cronaca: il dolore a distanza di ore ce l’ho ancora!!! Non è mica normale…

F.

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martedì 22 aprile 2008

Casa dolce casa ?!?

Sono a lezione in un’aula che non ho mai visto prima, ma so che si trova a casa mia! In questa stanza c’è un telefono fisso e mentre il professore spiega suona. La mia collega va a rispondere, è mio padre… Mi alzo molto imbarazzata, vado a rispondere e parlo con mio padre. Dopo la telefonata torno al mio posto, ma il telefono squilla di nuovo! La stessa collega va a rispondere: è sempre mio padre! Mi alzo e gli dico che sono a lezione e che lo richiamo io quando finisco.
Termina la lezione, io e le mie colleghe torniamo a casa (ma non ero già a casa io?!?). Andiamo tutte nella stessa direzione quando all’improvviso inizia a piovere, provo ad aprire l’ombrello ma è bloccato…Nessuna di noi riesce ad aprirlo e inspiegabilmente ci sdraiamo in mezzo alla strada sino a quando non siamo completamente fradice…
Mi alzo da terra, saluto le mie colleghe ed entro nel mio palazzo, con in mano due buste piene d’uova di pasqua che prima non avevo…Vado verso l’ascensore, entro ma c’è solo il tasto che porta al sesto piano (il mio palazzo arriva solo al quarto piano!)…Non ho voglia di fare le scale, quindi penso: salgo sino al sesto, così invece che farne 3 per salire né faccio 3 per scendere! Ma ho una brutta sorpresa il tasto è finto!!!
Rassegnata inizio a fare le scale, arrivata al primo piano sento dei passi e mi accorgo che dietro di me ci sono due persone che devono andare al sesto piano…Sto salendo per arrivare al secondo piano, le persone dietro di me mi chiamano e mi dicono che per arrivarci devo prima passare dentro un appartamento! Tutti e tre entriamo, la padrona di questa casa ci fa fare un giro completo di tutte le stanze…Esco dalla casa ma mi ritrovo nel palazzo vicino al mio!
Corro fuori, rientro nel mio ed inizio a fare le scale correndo…Arrivo al secondo piano, finalmente ancora un piano e sono arrivata a casa…Faccio gli ultimi gradini, sono convinta di essere arrivata ma mi ritrovo di nuovo davanti la porta della casa del secondo piano…Non riesco a capire come mai…Non mi do per vinta, ci riprovo…Finalmente vedo la porta di casa mia!!! Inserisco le chiavi per entrare sento suonare il telefono… no mi sbagliavo, stava suonando la sveglia!

Apro gli occhi vedo un’ombra vicino a me…Sembra un uomo incappucciato che tiene in mano un coltello pronto a colpirmi…Che paura…No non sto sognando è solo la tenda della finestra di camera mia…
V.

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lunedì 21 aprile 2008

Prigionia...

Il sogno inizia con una strana sensazione: mio fratello in qualche modo è disperso e devo rintracciarlo.
Subito dopo mi ritrovo con due amici (notare...io so che sono degli amici ma non riesco a vedere il loro volto) in una strana città fatta come da incroci di immense scalinate. Inizio a vagare per la città e ben presto riesco ad individuare mio fratello. Lui non può vedermi perché è di spalle; è insieme a dei suoi amici, o almeno mi sembrano loro in quanto sono tutti girati di spalle. Come mi avvicino a lui, le persone che tranquillamente vagavano per questa strana città iniziano a scappare, una di queste si avvicina e ci dice che dobbiamo andarcene alla svelta perché stanno venendo a prenderci. Allora mi giro verso mi fratello ed i suoi amici, ma non c'era più nessuno. Faccio appena in tempo a realizzare che anche i miei amici sono fuggiti che qualcosa mi afferra da dietro....
Successivamente mi ritrovo in una stanza abbastanza grande dove ci saranno circa una quindicina di materassi a terra con cuscini e coperte, un tizio (una guardia penso) mi indica un letto dicendo che è il mio. Suppongo di essere stato arrestato, anche se non so per qual motivo. Assieme a me è stato portato anche un altro tizio, anche se di lui vedo solo che indossa uno strano gonnellino nero. A un certo punto chiedo le indicazioni per il bagno e mi viene indicato un telone in fondo alla stanza. Ora la stanza è piena di persone: sono tutte coricate nei letti e sembra stiano dormendo.
Appena arrivo davanti al telone vedo che affianco a questo sulla sinistra ci sono due persone che conosco. Di botto mi ritrovo oltre di loro e guardo il telone da più lontano. Vedo che il tizio col gonnellino entra dentro e si sente acqua scorrere come da un rubinetto, si vede una luce accendersi e poi si vede un lampo blu. A quel punto una guardia si avvicina e abbastanza perplessa sembra stia ispezionando l'interno della tenda. La guardia è molto perplessa in quanto lì non dovrebbe né scorrere acqua, né esserci elettricità. Io dal canto mio continuo ad osservare la scena e penso "Certo che poteva fare quello che voleva quel tipo, era Eta Beta!"
e mi meraviglio di come la guardia non capisca la situazione.
Comunque come la guardia esce entro dietro il telone e l'unico modo per fare i propri bisogni è utilizzare una specie di bacinella. Mi accingo ad espletare i miei bisogni quando uno apre il telone, mi guarda e dice: "Guarda che devi sbiancarlo". Io non capisco e lo guardo perplesso; lui mi indica e dice di nuovo:"Guarda che per stare qui devi sbiancarlo, non puoi lasciarlo così!"

Purtroppo il sogno finisce così. Chissà cosa avrà voluto dire…
R.

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